F.lli Esposito                     © 2001 - 2008  by Carlo Esposito ex allievo del 189' corso

 
LE SCUOLE MARINARE CHE HANNO PRECEDUTO IL MOROSINI
(Alberto Marulli, "Morosiniano')

La posizione geografica dell'Italia ha consentito ai popoli che fin dai tempi antichi vi si sono successivamente stanziati, un rapido sviluppo della navigazione. Etruschi, Siracusani, Tarantini, Anziati hanno percorso per secoli il Mediterraneo con le loro navi da guerra e mercantili, esercitandovi il commercio e la pirateria. La potenza navale di Venezia, Signora delle Acque, la rende a lungo padrona dell'Adriatico ed egemone nel Mediterraneo Orientale e la contrappone ai nascenti interessi marittimi dei Turchi.  La missione dei Veneti quindi, così poeticamente viva, non poteva non improntare di sé un'età povera di originalità creatrice e tutta chiusa in una vita senza avvenire di gloria umana.  I veneti faranno dono ai popoli della loro esperienza marinara e della loro passione per il dominio delle acque, così ogni marinaio è educatore di giovani alla vita dura e meravigliosa del mare: questa l'eredità educativa, di cui siamo grati alle genti della Laguna.  Eredità ben più ricca è quella degli istituti di istruzione e di educazione marinara che Venezia ebbe nei lunghi secoli della sua storia. Quando, verso la metà del secolo XVII, sorse in Napoli la prima scuola nautica regolare e pubblica d'Europa, a Venezia esisteva già un istituto di educazione marinara che ebbe lunga vita e gloriosa memoria: il Collegio dei giovani nobili alla Giudecca, fondato nel 1619 dal Senato Veneto.

Verso la metà del 1500 cominciano ad avvertirsi sempre più pesantemente gli effetti della scoperta dell'America: il baricentro economico inizia a spostarsi con lo spostamento del mercato sulle aree atlantiche e l'economia italiana comincia a perdere colpi. L'unica grande potenza coloniale e marinara rimane Venezia. In quei tempi le istituzioni scolastiche erano inadeguate rispetto alla grande funzione marinara svolta dalla Repubblica di San Marco, difatti Antonio Civran nel 1671, illustrando al Senato il decadimento della Marineria Veneta, esortava quest'ultimo a fondare una scuola per i «Marinari» dell'Arsenale. Una scuola siffatta fu aperta poi nel 1683 e nel 1774 fu arricchita di una cattedra di studi matematici concernente le problematiche navali.  Nel '700 esisteva anche una «Scuola di Nautica» in Riva degli Schiavoni, mantenuta a spese dello stato, nella quale si poteva ottenere la patente di Capitano. Con l'invasione francese e con la caduta dell'antica Repubblica Veneta caddero conseguentemente quasi tutte le istituzioni scolastiche, chiudeva così il vecchio Collegio della Giudecca. Ma questa non fu una chiusura ma una interruzione temporanea. Difatti alcuni anni dopo risorsero nuovi Istituti Marinari sotto la dominazione francese prima e quella austriaca dopo. Nel 1806, il regno delle Due Sicilie istituì a Trapani un Collegio destinato alla formazione di giovani da inserire nei quadri degli Ufficiali della Marina Borbonica. Successivamente furono aperti altri due Collegi, uno, sempre a Trapani, e l'altro a Cefalù, con il preciso scopo di reclutare dalle scuole nautiche buoni marinai e sottufficiali della Marina. Nello stesso periodo ne fu aperto un altro Collegio a Monreale, destinato ai figli degli Ufficiali. I Collegi furono chiusi con l'Unità d'Italia.

 
Veduta del Chiatamone e del Castel dell'Ovo con lo sfondo della Nunziatella ( Leughi, 1838)   La Fregata della Marina Borbonica " Regina Isabella "

Nel 1807 il Regno Lombardo Veneto soppresse le scuole pubbliche dei Gesuiti ed istituì un Liceo convitto intitolato a Marco Foscarini. Durante la dominazione austriaca nel Lombardo Veneto, a Venezia vi era un Collegio di Marina nel quale, dai giovani che vi avevano compiuto un quinquennio di studi si traevano i Cadetti della R. Marina e del Corpo degli ingegneri navali. Una Casa di educazione era destinata a fornire - bassi ufficiali - i diversi Corpi della Marina. Nel 1810 sorse quindi il primo «Collegio di Marina di Venezia» istituito dai francesi nel convento di S. Anna a Castello, vicino all'Arsenale, con decreto del vicerè Eugenio. All'inizio ebbe 136 allievi dei quali 36 "pensionati": la pensione annua costava 1600 franchi e, per esservi ammessi, i giovani in età dai 12 ai 16 anni superando un rigoroso esame. La durata del corso era di tre anni ed i figli dei militari avevano la precedenza nell'ammissione.  Nel 1815, subentrava ai francesi nel dominio di Venezia, l'Austria, che pur considerando questo Collegio un'istituzione da salvaguardare e conservare, ne ridusse provvisoriamente il numero dei posti a 50. Nel 1820 la durata del corso di studi fu portato a cinque anni in considerazione dell'aumento del numero delle discipline da impartire ai giovani allievi.

 
Alunni Marinai del periodo murattiano   Rappresentazione dei "Tipi Militari" del Regno delle due Sicilie (1850)

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