italia.gif (104 byte)     F.lli Esposito                        © 2001  by Carlo Esposito ex allievo del 189' corso

Nome: Alessandro Nome: Antonio
Cognome: Cherchi Cognome: D'Angelo
cheda-fo.jpg (10649 byte)Cubo fatto, armadietto chiuso: questa è l’immagine d’ella tua zona di residenza al rientro di una licenza. Tu chiaramente non ci sei! Avrai appena finito di crogiolarti tra le bellezze naturali e gastronomiche della tua meravigliosa isola, gustandone le specialità ed in particolare una... Mirella!, dimenticando completamente che un giorno la licenza avrebbe potuto terminare mettendo fine al tuo « stato di estasi ». Ma la tua assenza non è mai stata tanto prolungata da farci tirare un sospiro di sollievo sufficiente; non appena tornato ti accampavi subito in occupazione del « cordone ombellicale » che ti legava a casa facendo di quasi tua esclusiva proprietà, instaurando con lui un rapporto affettivo di reciproca stima e comprensione! Altro tuo grande amico è quello con cui dividi la pagina, al quale ti ha legato una corrispondenza di languorosi sensi ed un sentimento mistico-religioso di trasmissione d’affetto, come dire..., da un pastore alla sua pecorella. Ma il rapporto funesto che ti ha completamente rovinato e portato definitivamente sulla cattiva strada è quello con uno pseudo-genio del male, che, spacciandosi per tuo fratello ha raffinato le tue tec­niche criminali. Il nostro più grande desiderio è che tu ci possa ricordare sempre come faremo noi e che il tuo desiderio di rivedercj sia paragonabile a quello di divorare un « Porcheddu sardu ».

Il   tuo -III Classico « A »

Come ogni comunità che si rispetti, anche noi abbia’mo avuto la nostra « pecorella », non nera, non smarrita, ma bianca ed insostituibile: sei tu, caro Antonio. La tua « docilità », la tua, riservatezza, la tua enorme bontà d’animo, la tua « innocenza » ci hanno subito cbipito e ci hanno fatto capire che l’essere con cui avevamo a che fare, all’apparenza « lupo cattivo », non era altro se non una dolce, lanosa, buona  « pecorella ». Non dimenticheremo, sai, la tua voce « melodiosa », la tua naturale « predisposizione » allo studio del Greco e de! Latino, il tuo viso dai lineamenti particolari (quasi quelli di un simpatico « orsacchiotto »), la nobile e rinomata « città » di provenienza: Airola!?!?! Ma la cosa che più ti ha caratterizzato in questi tre anni è la formidabile attitudine allo « squaglio » incondizionato. I « malori » improvvisi, le permanenze periodiche, ma costanti nell’infermeria delila scuola, le misteriose sparizioni, ne sono inconfutabili testimoni. Da un solo posto non sei riuscito e non riuscirai mai a « squagliare »: il nostro cuore! Ebbene sì, per una volta, dovrei arrenderti, dovrai accettare di trascorrere il tuo tempo futuro chiuso in quella piccola « cella » palpitante in compagnia di altri quindici  terribili, ma cari < ergastolani ».  

Il  tuo III Classico « A »

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