F.lli Esposito                     © 2001 - 2008  by Carlo Esposito ex allievo del 189' corso

 

II Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla fu fra i primi a costituire una scuola di formazione anche militare con la fondazione, il 28 ottobre 1601 del Collegio dei Nobili Convittori di Parma aperto a giovani di nobile estrazione "timorati di Dio, obbedienti e costumati, mostrare intelligenza e attitudine agli studi" d' età compresa fra i 10 e i 20 anni. Dopo la restaurazione gli aspetti militari della formazione dei giovani furono pressoché trascurati e l'istruzione dei giovani da avviare alla carriera delle armi fu risolta sino al 1 859 facendo frequentare la Nunziatella di Napoli e la Scuola di Applicazione di Torino a quelli delle armi dotte e la Real Scuola militare (fondata nel 1 836 e riordinata nel 1849) a quelli delle armi di Fanteria e Cavalleria. Anche nel Granducato di Toscana fin dal '600 erano presenti collegi per la formazione di funziona­ri civili e militari che vi venivano ammessi ad una età compresa fra gli 8 e i 18 anni; in particolare nel 1676 era sorto il Collegio dei Nobili in Siena, nel 1761 era nata dalla fusione di tre istituti precedenti l'Accademia de' Nobili in Firenze e nel 1769 Pietro Leopoldo fondava a Livorno l'Istituto de' Cadetti del Reggimento Reale di Toscana con lo scopo precipuo di formare cadetti per l'Armata di Terra; fu soppressa dal sovrano presumibilmente negli anni ottanta'. Dopo la restaurazione, nel 1817 fu costituita a Livorno la Scuola del Reo] Corpo di Artiglieria e nell'anno successivo fu aggiunta la Scuola di Architettura Militare frequentata dai Cadetti diplomati dalla Scuola di Artiglieria. Con la riforma di Leopoldo II del 1826 l'istruzione dei cadetti sarà affidata ai vari Corpi di truppa fino al 1844, allorquando fu istituita la Scuola dei Reali Cadetti nella Fortezza da Basso di Firenze per l'istruzione di tutte le armi ad eccezione dei Guardacoste e i Cannonieri sedentari addestrati a Portoferraio. Dopo gli eventi del 1848, la Scuola dei Cadetti fu soppressa e sostituita, nel 1849, dal Liceo Militare Arciduca Ferdinando con sede a Firenze in Borgo Pinti, assimilabile ad un moderno Collegio Militare interforze in quanto dedicato alla formazione di base dei futuri ufficiali delle armate di terra e di mare. Il Governo provvisorio toscano, costituitosi una volta votata l'annessione al Piemonte, mutava la denominazione dell'istituto in Regio Liceo Militare. Nello Stato Pontificio solo nel 1792 furono istituiti,uno per compagnia, i Cadetti che divennero più numerosi nel 1814, quando si cominciarono a nominare per sostituire gli Ufficiali che avevano prestato servizio nell'esercito napoleonico traendoli dalle famiglie nobili o della borghesia in grado di assicurare loro un reddito; nel 1822 la figura del cadetto fu abolita anche se dopo i moti del '31 la Segreteria di Stato ne nominò molti per rinforzare i reparti; bisognerà attendere il 1832 allorquando il Papa Gregorio XVI ordinò la creazione di una Compagnia dei Cadetti Pontifici per dare una formazione militare adeguata ai quadri. Sciolto nel 1848, il Corpo dei Cadetti fu ricostituito nel 1855, ma negli ordinamenti successivi al 1860 non fu più previsto. Nel Regno delle Due Sicilie         

     

già nel 1735 fu istituita la prima accademia di Artiglieria unificata, nel 1769, con una analoga del Genio e l'istruzione dei cadetti avveniva, dal 1771, nel Battaglione Real Ferdinando; nel 1786 i suddetti istituti confluirono nella Scuola Militare di cui si tratterà più avanti in modo dettagliato. L'esercito post unitario, consapevole della necessità di amalgamare quanto più possibile i giovani da avviare all'Accademia e alle Scuole Militari, diede un notevole impulso ai Collegi Militari e pertanto dopo l'annessione delle province dell'Emilia fu stabilito con R.Decreto del l° agosto 1860 che cessasse l'antica Scuola Militare di Colorno e che si istituisse a Parma un collegio sul tipo di quelli di Asti ( soppresso nel 18ó6) che, peraltro ebbe vita breve e fu soppresso con R.Decreto del 2 ottobre 1964; ai già esistenti Collegi di Asti e Napoli si affiancarono, nel 1874, quello di Firenze e il ricostituito Collegio di Milano in forza del Decreto 23 luglio 1874 e nel 1886 con Decreto del 31 agosto quello di Messina. Purtroppo la cronica carenza di risorse finanziarie e, in parte, la scarsa adesione dei giovani ai bandi di arruolamento, costrinse il ministero della Guerra a chiudere, nel 1895, con decreto del 19 settembre, i Collegi di Firenze, di Messina e di Milano.

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